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LABORATORI CURRICULARI

L'Associazione Genitori arricchisce e integra il Piano dell’Offerta Formativa degli Istituti Comprensivi "Via N.M. Nicolai" ed " E. Morricone" (RM).

Attraverso progetti-iniziative laboratoriali trasversali ai vari ambiti disciplinari (o campi di esperienza per la scuola dell’Infanzia) realizzati in compresenza dei docenti con la collaborazione di esperti dell’Associazione. I progetti sono approvati dagli Organi Collegiali delle Istituzioni Scolastiche e aderiti volontariamente dalle famiglie degli allievi, le quali si impegnano a sostenerli con risorse professionali ed economiche.

Laboratorio musicale “SULLE ALI DELLA MUSICA”


Il progetto si propone la formazione globale del bambino attraverso la musica, offrendo la possibilità di un percorso didattico-musicale che comprenda l’aspetto motorio (movimento codificato e movimento creativo), l’uso dello strumentario ORFF ritmico e melodico. Il progetto di formazione, a carattere rigorosamente operativo, vuole offrire ai bambini - sia della scuola dell’infanzia che della scuola elementare - un'esperienza viva e vissuta in prima persona, in modo da fornire gli strumenti necessari alla formazione di una personalità artistica e all’impostazione di un percorso di educazione musicale, personalizzata, per un’eventuale e successiva impostazione della disciplina nei propri contesti.
Attraverso il gioco si sviluppano capacità motorie, sensoriali, socio-affettive, espressive, intellettuali; il gioco che implica una partecipazione piena, autentica e personale. Questo elemento della partecipazione naturale alle attività è quello che si vuole riportare nel percorso musicale, un far musica da subito, attraverso le capacità e le proprie competenze naturali.
Il corpo in movimento offre l’opportunità di tradurre i fenomeni del mondo circostante in esperienze personali. Un uso del corpo in movimento come mezzo di conoscenza di se stessi e degli altri; come strumento di interiorizzazione delle caratteristiche spazio-temporali; come “macchinario” capace di ascoltare e produrre suoni; il gesto e il movimento come spunto per drammatizzare; come elemento per creare ed esprimere se stessi.
Una storia, una fiaba, un percorso fantastico, infine, che permetta al bambino di effettuare il passaggio dal sogno alla realtà, dal personale al collettivo, dall’irrazionale al concreto, dal caos all’ordine, attraverso un passaggio morbido che gli consenta continui spostamenti dal reale al fantastico senza mai perdere il controllo e la gestione dell’una e dell’altra dimensione.
Presentare l’attività musicale attraverso questi canali offre al bambino e all’insegnante una visione ampia e reticolare del fenomeno musicale, ancora la possibilità di vivere la musica non come una cosa lontana, astratta, ma consente di vederla a stretto contatto con se stessi e il mondo circostante. Offre infine l’opportunità di impostare le basi del processo artistico che, a qualsiasi livello di competenza, consiste nel vivere-provare-inventare-creare-produrre-comunicare.
Gli obiettivi principali del progetto consistono nel "portare" gli allievi ad essere consapevoli delle potenzialità tonico espressive e comunicative del proprio corpo; a riconoscere, nella gestione del movimento, la relazione spazio-tempo; eseguire verbalmente e con il corpo sequenze ritmiche; alla traduzione grafico-pittorica del movimento e del suono attraverso codici di lettura non convenzionali (esecuzione corporea e musicale); ad usare consapevolmente la voce nell’emissione, nella respirazione e nell’intonazione sia nel parlato sia nel cantato; a suonare e cantare a più voci; ad inventare ed eseguire semplici coreografie a partire da uno stimolo fantastico, da un brano musicale o da stimoli verbali; a conoscere e usare consapevolmente lo strumentario ritmico-melodico di base (tamburello, triangolo, piatti, sonagli, xilofono ecc.); a comprendere l’importanza di una performance e il valore di una “offerta musicale” in termini di spettacolo; a costruire una performance che riunisca in un’unica rappresentazione le diverse discipline artistiche.
Le strategie didattico-educative sono di carattere ludico. Un’importanza rilevante sarà data al fantastico sia nel racconto da parte dell’operatore esperto sia nell’invenzione collettiva di storie e di favole, e al movimento come strumento didattico attraverso il quale impostare attività legate sia alla velocità che al ritmo e allo strumento.

Laboratorio musicale "ALLA SCOPERTA DELLA MUSICA"

Il progetto vuole fornire gli strumenti necessari per imparare ad ascoltare la musica e avvicinare i bambini a opere e capolavori musicali che fanno parte della nostra storia e della nostra cultura, attraverso l’esplorazione e l’educazione al suono.
Dal suono di uno strumento musicale si passerà successivamente ad esplorare il suono vocale di ciascun bambino con la formazione di un coro di voci bianche. Il coro offrirà una seconda scoperta, “dentro se stessi “ e la possibilità di impostare la voce gradualmente attraverso la lettura e il canto di un testo, di migliorare la percezione sensoriale, affettiva, emotiva ed interpretativa, aumentare i tempi di attenzione, di concentrazione e la memoria.

È un progetto che non utilizza la metodologia Orff-Shulwerk (quella che viene usata solitamente) e che nasce da un'esperienza diretta con i bambini a seguito di numerosi laboratori di Musica e linguaggio.

Laboratorio di CINEMATOGRAFIA E AUDIOVISIVI

Il progetto fa ricorso alle potenzialità didattiche e pedagogiche del linguaggio cinematografico e della narrazione audiovisiva, permettendo ai ragazzi di acquisire nuove competenze oggi essenziali e conferendo loro gli strumenti necessari ad interagire attivamente con le immagini attraverso il proprio punto di vista e le proprie emozioni.
Obiettivi principali: imparare cos’è il cinema; favorire l’approccio degli alunni ai codici linguistici e figurativi dell'audiovisivo, nonché ai suoi aspetti tecnici; acquisire le nozioni fondamentali di storia del cinema; comprendere la specificità e gli elementi del linguaggio audiovisivo; acquisire gli strumenti necessari a comunicare mediante le immagini; conoscere i processi che portano alla realizzazione di un prodotto cinematografico: la preproduzione, la produzione e la postproduzione.
Organizzazione e metodologia: verranno fornite le informazioni fondamentali riguardo gli aspetti tecnici specifici del linguaggio cinematografico e delle tecniche di realizzazione di un prodotto cinematografico. A partire dalla storia del cinema, si arriverà all’analisi del film nel suo complesso, nonché delle parti di cui si compone: dal soggetto alla sceneggiatura, passando attraverso l’operazione di montaggio digitale per finire all’editing. Si lavorerà in gruppo o per piccoli gruppi, considerando gli interessi e le competenze di ciascun allievo. Il laboratorio si concluderà con la realizzazione di un prodotto audiovisivo (spot, docufilm, corto di fiction ecc.) con la partecipazione attiva degli alunni.

Laboratorio di "CINEMA E MUSICA"

Questo progetto è strettamente correlato al progetto “Fuoricampo: Il cinema spiegato ai ragazzi”; l’obiettivo principale consiste nell’integrare la produzione di un cortometraggio con la realizzazione della relativa colonna sonora. A questo fine, verranno fornite agli allievi le nozioni fondamentali riguardo alle relazioni tra linguaggio musicale e linguaggio filmico. A partire dalla Storia della musica per film - ripercorsa nelle sue linee essenziali -, si arriverà all’analisi del film dal punto di vista musicale/sonoro. Il laboratorio si concluderà con la realizzazione – ad opera dell’esperto – di una vera e propria colonna sonora da inserire all’interno del cortometraggio prodotto contemporaneamente nell’ambito del progetto cinematografico.

Laboratorio di Lingua Inglese “DAI SUONI ALLA COMUNICAZIONE”


Il progetto sceglie di dare priorità allo sviluppo della lingua comunitaria inglese e quindi di preparare il bambino a muoversi all’interno di una società multietnica e multiculturale, che richiede la buona conoscenza di una lingua straniera.
Il progetto prevede il coinvolgimento dei bambini della scuola attraverso attività di lingua comunitaria inglese condotte da insegnanti di madrelingua, in raccordo con le insegnanti di sezione o classe.
L’approccio alla nuova lingua è l’inizio di un cammino che lascia al bambino il tempo necessario per familiarizzare con i suoni, il ritmo, l’intonazione della nuova lingua attraverso giochi ludici, grafici e fisici, sempre nell’ottica primaria della comunicazione.
Gli obiettivi pedagogici che si vogliono raggiungere consistono nello stimolare l’interesse per la lingua straniera grazie al rapporto instaurato con adulti significativi (l’insegnante, l’esperto); conoscere ciò che è diverso, tollerarlo, quindi apprezzarlo in un clima di reciproca comprensione e comunicazione; impadronirsi di un altro sistema di organizzazione delle conoscenze; comprendere e parlare la lingua inglese spontaneamente in contesti significativi.
Di primaria importanza è l’acquisizione, da parte del bambino, della sicurezza nelle proprie capacità, consolidando l’autostima e la familiarità con il suono e il ritmo della lingua inglese grazie all’aiuto della musica, del gioco, del movimento corporeo, del disegno e dell’immagine.
Rispettando le tecniche privilegiate da un approccio di tipo essenzialmente ludico, i bambini sono coinvolti in giochi e narrazioni in cui l’elemento fondamentale è la musica. Il ritmo delle canzoni accompagnate da musica, canto e mimo è sottolineato dalla presentazione contestuale di oggetti ed immagini che aiutano a ricordare le sequenze di azioni, a memorizzare il lessico associando il suono all’immagine, stimolano l’attenzione, danno la correttezza delle informazioni.

Laboratorio di GIOCO-SPORT


“Prima delle parole, nonostante le parole, al di là delle parole... il corpo parla. Il corpo, il nostro linguaggio più arcaico e immediato, parla a noi e agli altri anche senza che nessuno degli interlocutori ne sia consapevole. Parla attraverso il tono, la postura, l’occupazione dello spazio e degli strumenti, il movimento, lo sguardo, il tono della voce…”.
Il progetto dedica particolare attenzione all’educazione motoria e sportiva, e mira ad utilizzare gli spazi esterni alla scuola per la valorizzazione dell’ambiente circostante e per la promozione di attività ricreative e sportive necessarie a raggiungere un benessere fisico ed emozionale.
La forma privilegiata attraverso la quale l’esperienza motoria si esprime è il gioco, il quale svolge funzioni di stimolazione del pensiero, costruzione e regolazione dei ruoli sociali, organizzazione delle informazioni da cui nascono le rappresentazioni originali.
Attraverso il gioco-sport ci si propone di favorire la conoscenza e la partecipazione degli alunni a diverse attività ludiche in modo da contribuire a formare un sano spirito sportivo, un corretto concetto di polisportività che permetta di maturare una libertà di scelta in base alla propria esperienza, alle proprie attitudini e ai propri interessi.
Tra le finalità principali del progetto vi è la promozione dell’autostima degli alunni mediante la partecipazione a gruppi di apprendimento impegnati in attività sportive e ludiche che consentono di unire al fascino della gara e della corretta competizione, un equilibrato senso di responsabilità e solidarietà tra coetanei.
Le attività di gioco-sport mirano, quindi, ad acquisire le abilità psicomotorie, la completa utilizzazione della propria corporeità, a sviluppare la socialità, la lealtà sportiva, l’intelligenza motoria, nonché allo sviluppo della consapevolezza di appartenenza ad un gruppo e, quindi, del bisogno di collaborare per il raggiungimento di uno scopo comune,
Si promuovono le seguenti attività di gioco-sport: minibasket, minibaseball, minivolley, psicomotricità, avviamento allo sport: giochiamo con lo sport.

Laboratorio di TEATRO


Il laboratorio ha natura interdisciplinare e trasversale; la creatività e l’espressione rappresentano la modalità didattica privilegiata.
Rivolto alle classi della scuola primaria, ciascuna lezione vede coinvolto un gruppo di venti bambini guidati da un regista coordinatore e dalle insegnanti coinvolte nel progetto che, insieme ai ragazzi, partecipano attivamente e dall’interno al percorso laboratoriale, secondo la nota formula del “Piero Gabrielli”.
Gli incontri coinvolgono un solo gruppo classe per volta e hanno una durata di un’ora e mezza.

La prima tappa del laboratorio è dedicata esclusivamente alla formazione del gruppo: attraverso esercizi di pratica e animazione teatrale si creano occasioni per sbloccare eventuali difficoltà e riserve dovute alla paura del giudizio altrui, il tutto in un ambiente protetto in cui ognuno si sente libero di esprimersi per ciò che è e per quelle che sono le proprie caratteristiche. Inoltre, l’utilizzo costante della musica aiuta i partecipanti ad "entrare" nella situazione attraverso riferimenti emotivi molto forti, suggerendo ritmi e atmosfere per le diverse improvvisazioni, rendendo molto più interessante il lavoro sul corpo e il clima di ogni incontro.
Alla fine del laboratorio è previsto un momento conclusivo in cui il lavoro svolto viene presentato ad un pubblico di genitori o alle classi non coinvolte nel progetto: tale momento sottolinea i caratteri essenziali del teatro, ossia la visibilità, la festa e la fantasia.
Obiettivi principali: capacità di muoversi all’interno di uno spazio, di comunicare attraverso gesti, mimo e parole; capacità di ascolto, di attenzione e di libera espressione; capacità di produrre testi orali e/o scritti relativi alla tematica concordata, di narrare le proprie emozioni; convivenza civile: favorire l’integrazione del gruppo classe e la capacità di cooperazione all’interno del gruppo.

Laboratorio "L'ARTE COME ESPRESSIONE. DAL SEGNO AL COLORE"

L’arte è un mezzo per comunicare, un linguaggio universale, in cui le differenze diventano ricchezze e l’espressione libera accresce l’autostima e il rispetto per sé e per gli altri; sperimentando attraverso “il fare” ciascuno è parte di un tutto e dà senso all’agire collettivo. Arte come gioco, scoperta, metodo, codice, alfabeto primario. Arte come capacità di trasmettere i concetti universali, personali, semplificando le complessità. Arte come conoscenze delle tecniche, per esprimersi in modo chiaro, scoprendo le proprie differenze, cambiando i diversi punti di osservazione, spostando equilibri e creando nuove alleanze e conoscenze. Arte del “come si fa a fare”, educare all’immagine, educare al “bello”, formare l’ascolto, riconoscersi negli altri, riconoscere le proprie peculiarità, attraverso la creazione dei propri segni: veri e propri codici di espressione. Lavorare parallelamente su due canali, uno sperimentale, che permette di acquisire nuove conoscenze, l’altro didattico, che permette di passare tali conoscenze. Le caratteristiche ricorrenti dei principi metodologici sono: ritrovare l’azione, esplorare le variazioni, misurare i limiti, moltiplicare i punti di vista, cambiare le dimensioni, trasformare l’organizzazione, ricercare le analogie, spiazzare le abitudini.

Laboratorio di CINETEATRO

Il progetto è pensato come attività extrascolastica, come un vero e proprio laboratorio integrativo e complementare. In particolare, s’intende integrare l’attività curriculare con un percorso artistico che favorisca il lavoro e la progettazione di gruppo. Verranno fornite le nozioni necessarie a comprendere gli aspetti tecnici specifici sia dell’arte drammatica sia del linguaggio cinematografico, al fine di favorirne i reciproci apporti. A partire dall’introduzione ai due universi artistici presi in considerazione, si passerà al lavoro in parallelo che sfocerà, infine, nella realizzazione di uno spettacolo di “cineteatro”.

Va specificato che, mentre il laboratorio teatrale si occuperà dello spettacolo nella sua accezione più classica (lavoro sull’attore, messa in scena ecc.), il laboratorio cinematografico si concentrerà soprattutto nella progettazione e realizzazione della parti video da inserire nella performance finale. Per queste ragioni, gli allievi verranno guidati anche nell’analisi delle parti di cui si compone un prodotto audiovisivo: dal soggetto alla sceneggiatura, passando attraverso l’operazione di montaggio digitale per finire all’editing.

Obiettivi principali: imparare cos’è il teatro, da un lato, e cos’è il cinema, dall’altro; individuare e comprendere le specificità dei due linguaggi artistici e i loro punti di contatto; acquisire gli strumenti necessari a raccontare e comunicare sia mediante le immagini sia mediante il proprio corpo; acquisire maggiore consapevolezza di sé e della propria potenziale espressività fisica; conoscere e sperimentare praticamente i processi che portano alla realizzazione di un prodotto sia teatrale sia audiovisivo; sviluppare capacità di integrazione e relazione con gli altri; approfondire i mezzi di espressione verbale; imparare ad organizzare la propria fantasia secondo le regole del linguaggio teatrale e del linguaggio filmico; favorire l’approccio ai codici linguistico-figurativi peculiari dell’arte drammatica, da un lato, e dell’arte cinematografica, dall’altro, nonché ai relativi aspetti tecnici; incanalare le proprie energie in attività creative, prevenendo dispersione scolastica e aggressività, e promuovendo benessere e positività; aprirsi verso gli altri, superando timidezze e inibizioni nei rapporti interpersonali; imparare a collaborare con gli altri e abituarsi al lavoro di squadra (cooperative learning); valorizzare e interiorizzare il rispetto delle regole; abbattere o ridimensionare stereotipi e luoghi comuni di tipo fisico o psicologico, apprezzando la diversità in quanto risorsa; utilizzare il problem soolving in modo interdisciplinare e collaborativo.

Laboratorio d'arte "LA CRETA DI ARTU. I MITI E LA REALTÀ PLASMATI DALL'INCANTO"

Questo laboratorio, rivolto ai bambini di cinque anni della scuola dell’infanzia Montemonaco, nasce con l’intento di fare un viaggio di scoperta e di stupore intorno all’affascinante mondo della ceramica. I bambini impareranno a manipolare l’argilla, imprimeranno le loro ‘tracce di vita’ e, attraverso l’impiego di strumenti semplici, di uso quotidiano, o provenienti dalla natura che li circonda, saranno in grado di interpretare in modo personale la realtà e di creare bei manufatti. Oltre alle tecniche proprie della ceramica, verranno impiegate le parole, i racconti dei miti e delle leggende che da sempre popolano la nostra immaginazione. L’esperienza dell’arte vissuta in un ambiente estremamente piacevole, caratterizzato dal gioco e dall’impiego di una materia così importante come l’argilla, seminerà nei piccoli esploratori il piacere per la conoscenza.

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